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Architettura

Un’architettura fortificata tra le vigne
Il castello di Grinzane Cavour è situato, in posizione dominante, sulla sommità di una collina, alle porte di Alba. Lo si può ammirare a distanza, oggi immerso tra i vigneti che ricoprono, con un gradevole contrasto di colori, i crinali della collina su cui si erge. Ma l’aspetto che sempre di più colpisce è l’armonia della sua architettura: linee semplici ma decorose e signorili che, unite ad un’eleganza discreta e non fastosa, rendono il castello facilmente riconoscibile nel reticolo semplice dei campi e dei ripidi pendii vitati.
L’aspetto attuale è il risultato di fasi costruttive diverse che hanno trasformato l’iniziale volumetria in un edificio più complesso, adattato nel tempo alle esigenze dei proprietari che numerosi si sono susseguiti. Esigenze sempre rivolte alla necessità della vita quotidiana ed in funzione della tenuta agricola che aveva, nel Castello, il punto di raccolta e di stoccaggio dei prodotti agricoli padronali.
Oggi si presenta, ormai dimentico delle modeste dimensioni delle origini, nella doppia natura di mastio e palazzo signorile, seguendo una pianta pressoché rettangolare e comunque quadrilatera. Si presenta distinto in due blocchi principali che si estendono ai lati opposti della gran torre interna in origine più bassa e poi innalzata così da sovrastare l’intero complesso. I diversi corpi che costituiscono l’edificio, tutti in mattoni a vista, sono stati realizzati in epoche diverse, e il cortile interno è rialzato rispetto al piano della campagna circostante.
L’elemento più antico è la torre centrale, dei primi anni dell’XI secolo, sovrastante sia la costruzione dell’attigua casaforte, sia la posteriore manica ad "U" che la avvolge. La torre supera in altezza tutte le parti del Castello, elemento dominante pur interamente racchiuso tra i corpi di fabbrica; esempio particolarmente pregevole di architettura castellana è la parte nord, cioè l’originale casaforte; dopo i restauri è tornata al primitivo aspetto, possente ed ariosa nella sobrietà costruttiva.
Eleganti finestre e decorazioni ad archetti partiscono le facciate, rendendo meno severa la massiccia volumetria e richiamano, nella forma e nelle proporzioni, il non lontano castello di Serralunga, e le decorazioni, segnando orizzontalmente il piano, si sviluppano sui quattro lati. L’intero complesso è ora ricoperto con tetti e coppi; originariamente, l’antico corpo almeno, terminava probabilmente con la merlatura. La parte successiva del Castello, addossata alla casaforte, fu costruita probabilmente tra il secolo XIV ed il XV; struttura nata e dettata dalla necessità di raccordare i due elementi forti originari, senza concedere ulteriori ampliamenti di perimetro, inserendo, sul fronte sud, due caratteristiche torrette angolari cilindriche, a sbalzo, che partono dal secondo piano e giungono sino oltre la copertura. Il Castello è maturato e si è ampliato nella struttura anche con parti settecentesche, altre di fine Ottocento e primo Novecento, per adattare il maniero al modello contadino di cascina aperta, parti poi demolite negli anni Cinquanta del Novecento per recuperare la forma originaria.